Sono sempre più numerose le ricerche che prendono in considerazione pazienti con ipertensione, malattie coronariche, problemi cardiovascolari per capire come la Mindfulness e le pratiche meditative possano migliorare gli aspetti psicologici e biologici connessi all’evoluzione della stessa malattia.

La Mindfulness può favorire in questi pazienti non solo il riconoscimento di tutte quelle sensazioni, emozioni e pensieri capaci d'innescare reazioni di tipo ansioso in grado di alterare i valori pressori, ma anche guidare le persone ad accettare più consapevolmente la propria situazione, al fine di alleviare il conflitto interno scatenato dalla mancata realizzazione delle loro aspettative sul proprio stato di salute.

Molti studi sulla meditazione e sulla Mindfulness hanno coinvolto pazienti con ipertensione (pressione del sangue alta) e malattie coronariche, riportando risultati positivi per quei pazienti che avevano partecipato alle pratiche di consapevolezza (Jayadevappa et al., 2007; Schneider, Alexander, Staggers, Orme-Johnson et al., 2005; Schneider, Alexander, Staggers, Rainforth et al., 2005).

 

Gli studi: la Mindfulness riduce lo stress e l'ansia legate alla malattia

Uno studio del 2003 condotto da Tacon, McComb, Caldera & Randolph,ha proposto il Programma MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction ovvero il Metodo per la riduzione dello stress basato sulla consapevolezza) a 22 donne con malattie cardiovascolari, confrontato con un altro gruppo di donne in lista d’attesa per partecipare allo stesso Programma MBSR . Rispetto alle donne in lista d’attesa, quelle che hanno frequentato il Programma MBSR, hanno mostrato maggiore riduzione dell’ansia, maggiore regolazione emotiva e un minore ricorso a strategie automatiche e inconsapevoli di risoluzione dei problemi.

Gli stessi ricercatori hanno effettuato un altro studio a cui hanno partecipato donne con malattie cardiache. Le partecipanti sono state inserite in un Programma MBSR di otto settimane e gli studiosi si sono concentrati su dati relativi a due dimensioni: al funzionamento fisico globale e alle risposte cardiovascolari in condizione di esercizio fisico, prima e dopo la partecipazione al corso (McComb, Tacon, Randolph & Caldera, 2004).

Dai risultati emerge una tendenza nel tempo a risultati migliori in questi due ambiti (funzionamento fisico globale e risposte cardiovascolari) e infatti le donne di questo gruppo hanno mostrato una frequenza respiratoria più lenta. La pratica della Mindfulness del Programma l’MBSR infatti si è dimostrata promettente nel miglioramento dei markers fisiologici nelle donne con problematiche vascolari.

Un'altra ricerca (Manikonda et al., 2008) ha preso in considerazione 52 pazienti con ipertensione assegnati in modo casuale a una pratica di meditazione contemplativa. Dopo aver effettuato il monitoraggio ambulatoriale e i test di stress mentale, i risultati hanno dimostrato un rallentamento della frequenza cardiaca e un abbassamento della pressione sistolica e diastolica, misurata nelle 24 ore.

In un altro studio (Curiali et al., 2005), sono stati coinvolti 9 pazienti anziani molto malati, affetti da crisi cardiaca congestizia. I pazienti sono stati suddivisi in modo casuale tra un gruppo di meditazione, che frequentava sessioni settimanali di meditazione e ascoltava a casa registrazioni meditative di 30 minuti, due volte al giorno, per 12 settimane e un gruppo di controllo che frequentava solo incontri settimanali. Il gruppo che, anche a casa, si dedicava alla meditazione, ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo rispetto alla qualità della vita, un abbassamento dei livelli di norepinefrina (steroide eccitatorio) e una migliore performance cardiopolmonare nei test di esercizio.